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Autore: DR Comunicazione

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SOCIAL MEDIA: ECCO PER COSA IMPAZZIRANNO L’ANNO PROSSIMO

TUTTI I SOCIAL MEDIA HOT TRENDS 2023 PER GLI ESPERTI

Privacy, personalizzazione, esperienze immersive: tutte le parole chiave per gli investimenti social

Tempo di lettura: quello necessario per mettere in fresco una bottiglia di spumante per festeggiare il suo anno.

Siamo agli sgoccioli di questo sciagurato 2022 e come sempre, gli esperti provano ad ipotizzare quelle che saranno le principali tendenze per i social media nel prossimo anno.

Pandemia, guerra, crisi economica hanno sparigliato le carte dell’economia mondiale e impattato in maniera profonda anche sul web: non solo è cambiato il modo di stare sui Social Media ma sono cambiati, e in maniera considerevole, proprio i Social Media.

Se durante il Lockdown avevamo bisogno di empatia, di leggere informazioni verificate e utili e di sentire la vicinanza dei Brand nelle lunghe giornate di isolamento, oggi il livello di preoccupazione per il Covid-19 è decisamente calato e comincia a farsi largo se non proprio un senso di ottimismo, almeno una forma di adattamento alla situazione.

Ma che cosa chiedono oggi i consumatori alle aziende?

Prima di tutto rassicurazione: il 23% degli Italiani dimostra insofferenza nei confronti degli annunci pubblicitari veri e propri e preferisce ricevere messaggi positivi.

In secondo luogo sui Social viene particolarmente apprezzata la comprensione per il periodo di estrema difficoltà economica e premiato il ricorso a sconti, offerte e proposte concrete.

Infine, contenuti, contenuti e ancora contenuti!

Di qualità, interessanti e possibilmente anche divertenti, spensierati, intelligentemente ironici.

I magnifici 7 Trends che si trasformeranno in veri e propri tormentoni a partire dai prossimi mesi.

  1. 1. Sicurezza e privacy

Guai a tradire la fiducia dei clienti che devono percepire al sicuro i loro dati personali. I consumatori si mostrano sempre più attenti alla propria privacy e a come vengono utilizzati i propri dati e le aziende sono sempre alla ricerca di soluzioni capaci di rimpiazzare i cookie di terze parti. Le aziende dovranno puntare tutto sui dati di prima mano di cui sono già in possesso e per profilare i clienti dovranno affidarsi al digital marketing, e su questa base costruire la propria strategia.

2. Contenuti interessanti

Strada sbarrata a fake news e media manipolati che minano la reputazione aziendale. Gli utenti si aspettano che le aziende facciano da garante dell’affidabilità e dell’autenticità dei contenuti che condividono sui propri canali social.

3. Maggiore controllo

Gli utenti vogliono controllare sempre più le proprie esperienze social. Lo si evince dall’impennata dei download dei filtri da attivare sui contenuti.

4. Multisensorialità

La richiesta degli utenti è quella di rendere sempre più immersivi le esperienze social. Soprattutto per quanto riguarda i contenuti video.

5. Sui social non si vende

Si conferma ulteriormente il sito web come luogo deputato per le vendite online. Non è ancora il momento, e non lo sarà nemmeno nel 2023, del social commerce.

6. Sostenibilità

Insieme a “cambiamento climatico” saranno keyword roventi nel prossimo anno. Le aziende non avranno più scuse e dovranno predisporre il loro piano di corporale social responsabilità, l’insieme delle politiche, dei comportamenti e delle attività responsabili da adottare all’interno e all’esterno dell’impresa.

7. La customer experience

Deve essere un’esperienza piacevole il modo in cui i clienti percepiscono tutte le loro interazioni con l’azienda: dal contesto digitale al negozio fisico, dalle relazioni col personale ai canali social.

E tu, a che punto sei?

Facciamo due chiacchiere e capiamo insieme come fare del 2023 l’anno della tua attività.

Benvenuti nell'era della Permacrisis

GUERRA, PANDEMIA, CARO-BOLLETTE, CRISI ECONOMICA. BENVENUTI NELL’ERA DELLA “PERMACRISIS”.

Significa crisi senza fine ed è  la parola dell’anno per lo storico dizionario inglese Collins.

Tempo di lettura: quello che occorre per preparasi un caffè e scacciare i cattivi pensieri.

Come sempre dal 1979, i lessicografi che redigono l’edizione del dizionario inglese Collins hanno monitorato otto miliardi di vocaboli, in esso contenuti, per selezionare la parola dell’anno, attingendo neologismi anche dal web, social compresi.

Nel 2020 la parola dell’anno scelta dallo storico vocabolario inglese è stata “lockdown”, l’anno scorso “NFT”, ovvero Token Non Fungibili, che hanno rivoluzionato il mercato dell’arte e hanno cambiato radicalmente il rapporto tra il grande pubblico e l’universo della blockchain.

Quest’anno sono stati tutti d’accordo: la parola del 2022 è “Permacrisis”, un periodo esteso di instabilità e insicurezza, una crisi senza fine come la pandemia di Covid-19 ma anche il cambiamento climatico e la caotica situazione politica come quella nel Regno Unito e naturalmente il conflitto russo-ucraino.

«La lingua è uno specchio di ciò che sta accadendo nella società e nel resto del mondo, e quest’anno ha lanciato una sfida dopo l’altra».

Alex Beecroft, capo della Collins Learning.

Al di là di ogni (facile) pessimismo, la permacrisi sarà l’ambiente in cui l’Europa dovrà operare nel prossimo futuro. Una situazione nuova che inevitabilmente richiederà nuovi strumenti e meccanismi per garantire risposte più efficaci nei futuri capitoli della nostra storia.

La Permacrisi rivoluzionerà anche la comunicazione

Come si comunica quando vediamo tutto nero?

Sarà banale ma è altrettanto vero il motto: dietro ogni crisi si celano nuove opportunità. 

Ecco allora 4 spunti di riflessione da cui partire per rivedere la propria strategia di comunicazione:

  1. Ascoltare il mercato ed i bisogni dei propri clienti: capire dove vogliono arrivare, in quanto tempo e soprattutto con quali risorse.
  2. Iniziare o portare a compimento i processi di digitalizzazione intrapresi durante questi due anni di pandemia con particolare attenzione nei confronti della cybersecurity.
  3. Intensificare il rapporto di fiducia con i propri stakeholders, incrementando la propria presenza credibile sui social media e monitorando l’attività su tutte le piattaforme per fornire informazioni accurate e coinvolgere il pubblico. 
  4. Integrare tutti gli strumenti disponibili: relazioni pubbliche, advertising tradizionale e non convenzionale, comunicazione interna, marketing, digital strategy.

Ed in fine, qualche suggerimento per ottimizzare i contenuti da offrire agli utenti sulle piattaforme social:

  • Essere positivi ma senza sottovalutare l’emergenza
  • Essere ironici in maniera intelligente, senza esagerare
  • Offrire spunti su cui riflettere senza essere melensi o pesanti.
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Si fa presto a dire Comunicazione!

Tempo di lettura: quello che serve per scrivere una mail di benvenuto ad un nuovo cliente.

Che cos’è la comunicazione aziendale e a che cosa serve?

La comunicazione aziendale è il processo di condivisione delle informazioni tra tutti coloro che lavorano in una organizzazione, all’interno e all’esterno di un’azienda.

Una comunicazione aziendale efficace è il modo in cui dipendenti e management interagiscono tra loro per raggiungere gli obiettivi ed essere più allineati con i valori fondamentali dell’azienda. Il suo scopo principale è migliorare le pratiche organizzative, tenere informati i dipendenti e ridurre gli errori.

Una comunicazione aziendale efficace, orientata agli obiettivi, è essenziale per il successo e la crescita di ogni organizzazione. 

Affinché un’azienda operi con successo, tutte le regole, i valori aziendali fondamentali, i regolamenti e le politiche devono essere comunicati alle persone all’interno e all’esterno dell’organizzazione.

La comunicazione interna verso l’alto e verso il basso

La comunicazione aziendale interna verso l’alto proviene da un dipendente o un collaboratore ed è diretta a un manager. Una leadership di successo fa in modo che le informazioni fluiscano verso l’alto per comprendere e controllare tutti i processi aziendali.

La comunicazione interna verso il basso fluisce da un superiore a uno o più subordinati.

Quando comunica con i dipendenti, il management dovrebbe mantenere una comunicazione professionale e chiara. La comunicazione interna può essere anche laterale quando avviene tra i dipendenti sul posto di lavoro. Questo tipo di comunicazione gioca un ruolo cruciale nel coinvolgimento e nella produttività dei dipendenti.

Comunicare con i clienti e i fornitori: la comunicazione esterna

La comunicazione commerciale esterna avviene con clienti, potenziali clienti, fornitori o partner. Anche se questo tipo di comunicazione avviene meno frequentemente di tutte le altre, e comunque molto importante. Ha l’obiettivo di creare e di comunicare il maggior valore possibile, in modo da massimizzare i profitti dell’impresa. Infatti è l’azienda stessa che deve impegnarsi al massimo per soddisfare il proprio cliente in termini di qualità, prezzo e benefici.

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Comunicare bene ti conviene!

Tempo di lettura: il tempo di svuotare il cestino della tua casella di posta elettronica

Tutto parte dalla testa

È statisticamente dimostrato che l’imprinting della leadership nella comunicazione è direttamente proporzionale al coinvolgimento dei dipendenti. Per questo i team di comunicazione interna hanno un ruolo significativo nel supportare, istruire e ricordare ai leader l’importanza della comunicazione.

Ma come impostare una comunicazione efficace e fluida? Prima di tutto, eliminare il superfluo.
All’interno delle aziende, l’e-mail viene utilizzata per qualsiasi cosa, tanto che alcune ricerche hanno dimostrato che il lavoratore medio trascorre il 25% della giornata lavorativa in varie attività legate alla posta elettronica.
Ma solo una piccola parte delle e-mail che hanno raggiunto la nostra casella di posta merita la nostra attenzione immediata. 

Filtriamo le email importanti per mittente o oggetto ed eliminiamo quelle che non ci interessano e che intasano la nostra casella.

Una comunicazione efficace aumenta le prestazioni dei lavoratori

4 dipendenti su 5 ritengono che una comunicazione aziendale interna efficace aiuti le proprie prestazioni lavorative.

Con il sovraccarico di informazioni, i dipendenti spesso spendono troppe informazioni alla ricerca di contenuti di cui hanno bisogno per svolgere il proprio lavoro.

È stato calcolato che un dipendente medio trascorra 2,5 ore alla ricerca delle informazioni necessarie. Mensilmente, questo si traduce in una intera settimana persa per trovare qualcosa che dovrebbe essere a portata di mano.

Il Global Mobile Workforce Forecast Update ha stimato che oltre il 40% della popolazione attiva mondiale lavorerà esclusivamente da remoto entro pochi anni. E nei paesi sviluppati come gli Stati Uniti, le cifre potrebbero presto raggiungere il 75%.

Ciò significa che è necessario un nuovo approccio alla comunicazione interna aziendale, più attento, inclusivo e tecnologico.

Una buona comunicazione interna riduce il turnover dei dipendenti e li coinvolge nel raggiungimento degli obiettivi aziendali

Le aziende con dipendenti più coinvolti e soddisfatti godono di tassi di rotazione molto più bassi. Per attrarre e mantenere i Millennial e le giovani generazioni sul posto di lavoro, i datori di lavoro devono assicurarsi di tenere informati i propri dipendenti su ciò che è rilevante per il loro lavoro.

Uno dei principali obiettivi che le aziende stanno cercando di raggiungere investendo nelle comunicazioni interne è migliorare le migliori pratiche di condivisione delle conoscenze.

Dipendenti soddisfatti, coinvolti che si sentono parte integrante del progetto, diventano ambasciatori del Brand.
Una migliore comunicazione aziendale influenza lo stato di benessere dei dipendenti che si traduce anche in una migliore soddisfazione del cliente e quindi in un aumento del fatturato.

Nuove strategie di comunicazione

Come elaborare una strategia di comunicazione efficace

Tempo di lettura: quello di una breve passeggiata

La guida definitiva in 4 passi

Anche se la comunicazione interna ha un impatto diretto sull’esperienza e sul coinvolgimento dei dipendenti, la maggior parte delle aziende non ha una strategia di comunicazione a lungo termine. 

Questa mancanza di pianificazione è allarmante poiché un sistema di comunicazione interna senza una strategia chiara è destinato a fallire.
Una strategia documentata e sempre disponibile, è una guida essenziale per definire obiettivi finali e intermedi, prevedere risorse, stabilire responsabilità e modalità di azione, limitare i rischi, misurare i risultati.

Inoltre, una comunicazione interna efficace migliora la produttività dei dipendenti. Il McKinsey Global Institute ha rilevato che la produttività dei dipendenti aumenta del 20-25% nelle organizzazioni in cui i dipendenti comunicano efficacemente.
Ecco una guida semplice per aiutarti a creare un’ottima strategia di comunicazione interna.

1. Rivedi la tua strategia attuale

Prima di rinnovare la strategia di comunicazione dei dipendenti, è importante fare il punto su ciò che è attualmente in atto.

Valuta la tua attuale strategia per identificarne i punti di forza e di debolezza e poi scopri in cosa vorresti migliorare.

2. Definisci il tuo target

La maggior parte delle aziende commette l’errore di trattare i propri dipendenti come se fossero tutti uguali. Se vuoi coinvolgere i tuoi dipendenti con i tuoi contenuti, assicurati che ognuno ottenga le informazioni giuste al momento giusto. E per farlo, distribuisci i tuoi contenuti in base al ruolo e alle competenze

3. Imposta obiettivi chiari

Stabilisci scadenze ragionevoli per la pianificazione.

Fai in modo che i tuoi obiettivi siano:

  • Specifici
  • Misurabili
  • Raggiungibili
  • Rilevanti (devono essere direttamente collegati alle aspirazioni della tua azienda).
  • Limitati nel tempo (devono avere scadenze precise)

4. Definisci la tua nuova strategia che contenga:

  • Obiettivi concreti
  • Un Target preciso
  • Metriche chiare
  • Cronologie realistiche
  • Una soluzione di comunicazione interna
  • Contenuto adeguati ed efficaci
  • 1
  • 2

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